sabato 29 marzo 2014

Fascino

FASCINO
Nel mondo dell'archeologia poche sono le cose e gli elementi che destano interesse come lo studio sul popolo etrusco. Nell'ottocento in pieno periodo Napoleonico divenne persino una moda poter collezionare reperti detti etruscherie, appartenenti al periodo etrusco. Nessuno ha la certezza di una data o di un periodo preciso ma gli studiosi sono concordi che l'VIII secolo è forse il periodo più probabile sulla loro comparsa fra l'Arno ed il Tevere con Orvieto all'apice orientale.
In quei tempi l'Italia vedeva numerose popolazioni dividersi l'intero territorio del quale gli Etruschi forse ne avevano la parte maggiore. Da dove venisse questo popolo con tre nomi (etruschi, rasenna, tirreni) e la sua scrittura sono gli elementi costituenti il mistero e quindi il fascino che ad oggi li rende oggetto continuo di studi.
Oggi possiamo capire che gli etruschi sono stati il ponte di civiltà tra la Grecia e l'Impero Romano ed in qualche modo l'origine della civiltà italica, ma non possiamo avere la certezza di un quadro completo sui loro costumi poichè le uniche due fonti da cui attingere notizie sconosciute ancora oggi sono le necropoli e gli autori latini.
Se venissero dalla Fenicia e da altre popolazioni dell'Asia minore ad oggi non c'è dato averne la certezza nè tanto meno provenienti dal nord. L'ipotesi che circola tra le menti più sapienti è quella di una probabile autoctonia che pervenuta a contatto con la civiltà greca abbia fatto nascere quella etrusca.
Io personalmente sono sempre più convinto che non vi è alcuna frattura netta tra un'ipotesi e l'altra ma una zona d'ombra che fa fondere le ipotesi.

Le motivazioni che spinsero alla scelta della loro ubicazione fra l'Arno ed il Tevere (spinti poi fino a Capua e a Marzabotto oltre che Orvieto) io credo che vadano ricercate in più fattori fra i quali la presenza delle colline metallifere, con l'Elba vicina per l'estrazione del ferro con altri metalli , il sale estratto nell'antica città di Salebro o Saleborna ed il clima .
E' da tenere presente che l'ubicazione della nascitura città avveniva con la indispensabile presenza di pozzi d'acqua.Quindi in definitiva il nucleo misterioso sul quale ruota tutto l' interesse di questo periodo storico è costituito, a mio modo di vedere, da alcuni elementi ben precisi:
     - il fatto che questi Tirreni non abbiano lasciato scritti che potessero dirci altro sulla loro vita ed i loro eventi, usi e costumi.
     - la provenienza, di fatto, ancora oggi sconosciuta.
     - la presenza di abbondanti pozzi per l'acqua.
     - il bucchero.
     - il sale marino per la conservazione dei cibi.
     - il facile accesso ai metalli nelle colline metallifere toscane e l'Elba.
     - non ultimo, ma questo lo aggiungo io sta nel fatto che ad oggi non abbiamo ancora compreso quale metodo avessero usato nell'oreficeria con la granulazione e le pietre d'anello con le loro incisioni.infatti sia l'uno che l'altro navigano soltanto fra ipotesi.
Sulla scrittura personalmente mi sono fatto la convinzione che conoscessero qualcosa di simile al papiro e quindi un supporto deteriorabile che il tempo ed il clima hanno distrutto, altrimenti non si comprende aver reperito tavole per la incisione nella cera dell'alfabeto. Altrimenti si dovrebbe itenere la loro scrittura non appartenente a tutti i ceti etruschi, ma solo ad alcuni.
Tratterò comunque a parte la granulazione dell'oro e l'incisione delle pietre che personalmente emanano una bellezza infinita.

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